Tavolo tematico sulla disabilità per Piano sociale di zona 2017-2020

Pubblichiamo una mail che abbiamo ricevuto ieri da un disabile tarantino, Davide P., il quale chi ha chiesto di pubblicarla. 

Approfittiamo di questa occasione per comunicarvi che siamo disposti ad accettare articoli da chicchessia per pubblicarli come in questo caso, su varie tematiche.

Basterà inviarli al seguente indirizzo: controlebarriereavdi@gmail.com 

Mercoledì scorso, presso la Biblioteca comunale di Taranto, si è svolto l’incontro del Tavolo tematico sui piani sociali di zona 2017/2020, riguardante l’area della disabilità.
All’ordine del giorno c’era la presentazione dei progetti delle varie associazioni e l’elezione dei referenti per avere una linea diretta con le istituzioni, almeno questo è ciò che ho capito nella bagarre che si è scatenata per la conquista delle poltrone…
Sono disabile da poco tempo, quindi credevo che il partecipare come spettatore, mi avrebbe dato l’opportunità di capire quelle che sono le opportunità che si presentano ad un disabile ancora lavorativamente attivo (quale sono) per poter avere la possibilità di svolgere una vita attiva e produttiva senza pesare troppo sulle misere casse dello Stato.
Le aspettative erano alte, l’associazionismo, per quella che è la mia esperienza, in genere porta vantaggi a tutti, ma, la mia delusione è stata grande quando ho visto che molti dei presenti avevano come unico obiettivo quello della spartizione delle cariche, il tutto, permesso dalle istituzioni presenti.
Questa pesante considerazione, nasce da due pensieri che mi sono venuti assistendo alla discussione.
Per chi, come me, ha partecipato per la prima volta allo svolgimento dei lavori, è stato un colpo assistere allo stravolgimento dell’ordine del giorno, si è proceduto prima alla elezione dei vari rappresentanti e poi, una volta svuotata la sala, visto che tutti gli eletti avevano altro da fare (???), non si è potuto conoscere quelli che erano i progetti in discussione.
Quindi se non conosco i progetti, con quale criterio posso votare?
Inoltre, è stata accettata una proposta che, prevede lo scorporamento di ogni singola disabilità, questo significa che non vedenti, non udenti, claudicanti e quant’altro, affronteranno singolarmente le varie tematiche con le istituzioni di riferimento.
Alla luce di questi due fatti, sorge spontaneo pensare che, nell’ambito dei tavoli tematici innanzitutto si stia svolgendo una corsa al potere da parte dei soliti noti che, dei disabili poco si interessano, se non comporta l’ottenere un ritorno che sia economico, di prestigio o puramente di parvenza per fregiarsi di un titolo quando ci si presenta, sperando di avere di fronte una persona vuota, tanto da impressionarsi del suddetto titolo, tanto più roboante quanto più privo di valore reale.
Inoltre, come si possono scorporare le disabilità, se essere disabile significa doversi scontrare ogni giorno con un mondo fatto a misura di normodotati?
Le barriere architettoniche, ad esempio, sono montagne invalicabili tanto per chi ha problemi di deambulazione, quanto per chi non vede; un semaforo parlante tornerebbe utile, tanto ad una persona che non sente, quanto ad una persona che ha problemi di attenzione….
Si potrebbe continuare, ma non credo che sia il momento adatto a sviscerare il problema…
Le considerazioni, alla luce di quanto si è presentato ai miei occhi di disabile, è stata che le istituzioni sono impreparate a tenere sotto controllo le associazioni che si offrono a vario titolo di “parcheggiare”, perchè di questo si tratta, i disabili fuori della vista dei normodotati, così da poter continuare a fare le vittime di un sistema iniquo.
La soluzione? Più disabili a presenziare questi tavoli, partecipazione diretta per il riconoscimento dei propri diritti di Persone capaci di svolgere, spesso anche meglio, attività che i così detti normodotati ritengono loro unica prerogativa; il concetto di rappresentanza deve avere una struttura piramidale, dove le varie categorie di disabili, eleggano un proprio rappresentante, e questi scelgano un unico o al massimo tre portavoce che si facciano carico, rapportandosi con le istituzioni, delle esigenze di tutti a seconda delle priorità del momento.
Una maggiore comunicazione da parte degli enti pubblici, magari con affissioni che comunichino alla cittadinanza l’esistenza di questi tavoli, permetterebbe un maggiore coinvolgimento della popolazione alle tematiche della disabilità in toto e non riferita ad ogni singolo caso.
E’ un fatto che, l’aggregazione di individui con interessi comuni, porti all’ottenimento degli obiettivi, così come è un fatto che, la disgregazione conduca, inesorabilmente, alla perdita di quei pochi diritti ottenuti fin ora.
Le conclusioni sono che, ancora, molto c’è da fare, in primis, il coinvolgimento dei disabili nelle questioni che li riguardano senza delegare altri, che per quanto disinteressati, non potranno mai capire cosa significa avere delle limitazioni, spesso indotte dal poco civismo dei normodotati, che in quanto “normo” non hanno la capacità di valutare le conseguenze dei loro comportamenti;
Rivalutazione delle metodiche che stabiliscono come eleggere le rappresentanze delle associazioni e, ultimo, ma non per questo meno importante, una partecipazione diretta dei disabili in toto.

Tutti coloro che hanno dei problemi hanno l’obbligo di confrontarsi così da trovare un comune piano d’azione per il conseguimento degli obiettivi comuni.

Se ritenete opportuno approfondire questo argomento e, nel caso, organizzare azioni conseguenziali,  siete invitati a partecipare venerdì 16 marzo dalle ore 17.30 alle 19:30, ad uno degli incontri che, ogni venerdì organizza il gruppo cittadino, denominato TARANTO SENZA BARRIERE, presso la sede l’Associazione “Contro le Barriere” a Taranto in Via Cugini 39/40, per organizzare attività ed eventi di sensibilizzazione,  non solo sulle problematiche dei cittadini con disabilità, ma, anche di quelle delle persone che vivono in condizione di disagio sociale ed economico, al fine di raggiungere risultati concreti. In questi ultimi incontri e nei prossimi stiamo per rendere attuabile un progetto di inclusione sociale che vedrà coinvolti alcuni Istituti scolastici, pertanto, questo è un motivo in più per invitarvi nei prossimi venerdì.

Per maggiori informazione telefonare al 340 50 688 73

 

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