Tutte le tipologie di eventi devono essere accessibili a tutti

In questo articolo cercheremo di dare delle indicazioni utili per rendere accessibile alle persone con disabilità qualsiasi tipologia di eventi (indoor e outdoor, pubblici e privati, culturali, sportivi, musicali, ricreativi, religiosi, fieristici, etc.), nella convinzione che non possono esistere solo alcune categorie di eventi accessibili, ma, che una concreta cultura dell’accessibilità per tutti deve diventare la base fondante di una società moderna, inclusiva e sostenibile.

Un evento è molto più di un semplice motore economico, un evento è aggregazione, cultura, promozione di nuove immagini, visioni e stili di vita, un evento quando è efficace lascia importanti eredità positive sul territorio e sugli abitanti.

Affrontare il tema dell’accessibilità degli eventi significa imparare e iniziare a considerare l’evento in una prospettiva diversa osservandolo dal punto di vista del fruitore considerando un visitatore “complesso” capace di esprimere esigenze diverse e diversificate in funzione dell’età, delle abilità, delle condizioni di salute od all’appartenenza culturale.

La questione ha indubbiamente una valenza etica: gli eventi hanno una responsabilità sociale ben precisa, in quanto realizzati in spazi pubblici o aperti al pubblico, e considerando il ruolo sempre più incisivo della dimensione educativa, formativa e ri-creativa, risulta fondamentale considerare e garantire il diritto di accesso e piena partecipazione alle manifestazioni da parte di tutte le persone, a prescindere dai loro percentili e dalle differenze culturali.

Se il diritto d’accesso alla cultura è negato o ridotto da condizioni della società e dell’ambiente fisico disabilitanti, viene compromessa la piena ed effettiva partecipazione su basi paritarie di molte persone in relazione al loro stato di salute e alla loro provenienza sociale e culturale.

Un cambio culturale che deve essere condiviso a tutti i livelli e che dovrà progressivamente interessare e coinvolgere tutti gli operatori della filiera in una nuova visione che sappia fare dell’accessibilità inclusiva un elemento cardine e imprescindibile di tutti gli eventi di una società sempre più etica e sostenibile.

Le presenti indicazioni e suggerimenti, vogliono essere uno stimolo, per ogni organizzatore di eventi, per dare il proprio contributo e mettere in pratica comportamenti, scelte e attenzioni che possono contribuire a rendere gli eventi sempre più godibili da tutti.

È bene precisare che, ad oggi, non esiste alcun sistema o certificazione per accreditare un evento accessibile.

Le potenzialità degli eventi accessibili, in termini di comunicazione e apprezzamento da parte degli stakeholder, non sono ancora comprese appieno e, benché una concreta cultura dell’accessibilità per tutti si stia diffondendo tra gli operatori del settore, non risulta ancora patrimonio diffuso e condiviso su vasta scala.

Molti eventi si dicono “accessibili” anche se nella pratica non sono realmente fruibili o non soddisfano l’approccio for all, rischiando di generare un effetto boomerang: deludere le aspettative e ottenere una comunicazione controproducente.

Pertanto, per organizzare un evento davvero for all, bisogna tener conto dei seguenti aspetti:

  • tutti i luoghi dove si sviluppa l’evento devono essere privi di barriere architettoniche, un evento accessibile presentato in una conferenza stampa in una location inaccessibile è decisamente poco coerente;
  • tutti gli spazi aperti al pubblico devono essere accessibili non solo l’ambiente principale, se per esempio, la location è un teatro o un museo non è sufficiente che la sala o il percorso espositivo siano accessibili, anche, tutti gli spazi collaterali foyer, biglietteria, caffetteria, guardaroba, book shop devono necessariamente essere raggiungibili e utilizzabili;
  • una location inaccessibile o con accessibilità condizionata può essere migliorata e resa fruibile anche con soluzioni temporanee, messe in atto per la durata dell’evento e, che siano di qualità, pensate e realizzate nel rispetto dei principi di autonomia, sicurezza e valenza estetica;
  • nei casi in cui la fruizione è particolarmente difficoltosa o limitata ( un evento in quota o in un ambiente naturale sensibile in cui non tutti possono accedere, una location storica in cui non si può intervenire sull’accessibilità strutturale, etc) si può optare per un’accessibilità e una partecipazione differite attraverso l’uso della tecnologia (dirette streaming, video o teleconferenze), l’uso efficace dei social media come Facebook e Twitter possono agevolare l’interazione di una fascia di pubblico che, per vari motivi, non si può recare fisicamente presso la location rendendo l’evento accessibile virtualmente.

Ovviamente la possibilità dell’accessibilità differita non può mai essere una scusante per non impegnarsi e investire nella ricerca della fruibilità diretta: la partecipazione attiva e soddisfacente di tutti i pubblici è sempre l’obiettivo primario e imprescindibile di un evento accessibile.

Un confronto attento e una collaborazione costruttiva con persone con disabilità o con associazioni del settore può risultare un utile supporto nella scelta e nella gestione efficace della location perché consente di avere uno sguardo complessivo e attento a dettagli e particolari, fondamentale soprattutto quando l’organizzatore affronta per le prime volte il tema della fruibilità for all.

Per una gestione efficace dell’accessibilità della location è importante che il personale della sede sia informato e coinvolto sull’importanza della piena fruibilità per chi organizza l’evento. I referenti e il personale della location devono diventare alleati fondamentali, disponibili, consapevoli e collaborativi nella gestione dei dettagli e dei particolari che fanno la qualità dell’accessibilità.

È bene imparare a mettere a frutto le esperienze maturate nel corso del tempo per evitare di commettere gli stessi errori e ottimizzare tempi e modalità per il raggiungimento di una buona fruibilità.

Costruirsi nel tempo un “albo” delle location accessibili, imparare a considerare e registrare i dettagli dell’accessibilità, ogni volta che si visita e si valuta una nuova location, catalogare le eventuali criticità segnalate dai visitatori per rimediarvi in futuro, archiviare idee e contatti per la

soluzione di problematiche di accessibilità (es. rampe mobili, sollevatori, pedane elevatrici, etc) rappresentano buone abitudini che aiutano a gestire l’accessibilità in maniera più organica, veloce ed efficace.

 

Approfittiamo di questa occasione per chiedervi di compiere un piccolo sforzo per raggiungere questo scopo solidale, che darà la possibilità alle persone in carrozzina di potersi fare il bagno quasi in autonomia.

Intanto, ringraziamo di cuore le persone che l’hanno già compiuto.

https://www.retedeldono.it/it/iniziative/contro-le-barriere/danila.giaffreda/anche-nel-dolore-c%C3%A8-respiro

Questo è un esempio: https://youtu.be/uXn4ZDvPyq4

 

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