Tenere a mente

Il 3 ottobre scorso la Regione Puglia ha promulgato la legge n. 50 che, ha il fine di tutelare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, valorizzare il benessere tra pari e prevenire il rischio nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza, promuovendo e sostenendo azioni ed iniziative di rilevazione, prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.
A tal proposito, l’Associazione “Contro le Barriere” ha ritenuto utile organizzare per il 12 novembre 2018, presso la Biblioteca Acclavio di Taranto (Piazzale Bestat), dalle ore 09:30 alle 12:30, un laboratorio formativo condotto dal Dott. Francesco Paolo Romeo, Giudice onorario del Tribunale dei minori e studioso dell’età evolutiva, al quale interverranno il Prof. Francesco Urso, Dirigente scolastico dei plessi “Europa-Basile” e “Colombo” ed il Dott. Marco Galante, Consigliere regionale proponente della legge in oggetto dell’evento.
Parteciperanno al presente evento alcune classi dell’Istituto “Cabrini” e della Scuola “Europa-Basile”.

Per comprendere meglio di cosa si parlerà in questo laboratorio formativo, vi proponiamo il seguente contributo del Dott. Francesco Paolo Romeo.

Non è più, questo, il tempo sociale per cui i bulli possono essere intesi semplicisticamente come figli di altrettanti bulli. Il maltrattamento cambia nei secoli, e dai gesti rozzi dello schiaffo e delle percosse si è passati troppo velocemente (e a voler essere ottimisti) alle paternali. I nostri ragazzi, anche molto piccoli, non sono cioè più quei “camaleonti” che imitano quanto di brutto accade intorno a loro in famiglia, diventando per questo simili ai loro aggressori, né tantomeno apprendono in televisione o attraverso i videogiochi ad esserlo. Semmai, lo dicono le ricerche, assuefandosi alla violenza osservata o giocata, diventano meno sensibili di prima. Invece, questo è il tempo sociale dello “smarrimento” dei padri e delle madri, pure degli zii e dei nonni, continuando degli insegnanti e di tutte le altre “bussole” culturali, ovvero della perdita di potenza di quelle funzioni genitoriali, parentali e docente che allenavano alla scoperta del Mondo, però sempre dentro un “perimetro” di regole dapprima familiari e in un secondo momento collettive. Le rapine ad opera di minorenni con pistola giocattolo alla mano, senza tappo rosso di riconoscimento però, che la cronaca ci racconta, i raid con mazze da baseball a volto scoperto nei supermercati ancora in piena attività commerciale e perciò colmi di gente e di guardie, in ultimo la violenza agita sugli insegnanti, sfidati dai loro alunni direttamente alla cattedra, segnalano a mio avviso l’urgenza educativa di vedersi riconosciuti, di essere ascoltati, di percepirsi come soggetti pensati dalle inestimabili risorse, in breve di essere in un’accezione positiva “contenuti”. È chiaro che ci troviamo di fronte a un bisogno di riconoscimento estremo, del tutto disfunzionale, ma se il “dispositivo” empatico sembra ormai rotto e i meccanismi della relazione arrugginiti, occorre che gli adulti si fermino a comprendere che il fenomeno del bullismo nella nostra società, in assenza di sfide evolutive sane, può dipendere dal proprio dal fatto che molti di loro arrivino addirittura a segnare in agenda l’appuntamento del venerdì sera al McDonald con i propri figli.

Approfittiamo di questa occasione, per mettervi a conoscenza di un obiettivo che ci siamo prefissi di raggiungere entro il 31 dicembre di quest’anno, raccogliere l’importo di 12.900 euro per la realizzazione di un piccolo “sogno” , attraverso la seguente campagna di crowdfunding da noi attivata 

https://www.retedeldono.it/it/progetti/contro-le-barriere/tutti-al-mare.

Questo “sogno” intende creare in un tratto di spiaggia pubblica del litorale tarantino, una struttura in cui le persone con disabilità motorie abbiano la possibilità di potervi accedere allo stesso modo degli altri cittadini, in sintesi, s’intende creare tre postazioni con pedane con ombrelloni collegate a un corridoio di accesso al mare, che oltrepassa la battigia, nonché per mezzo di un sollavapersone, la persona disabile, potrà passare dalla sua carrozzina abituale alla “Sand & Sea” per potersi fare il bagno in autonomia.

Pertanto, cortesemente vi chiediamo di compiere un piccolo gesto per raggiungere questo obiettivo che, potrà portare giovamento a persone che oggettivamente necessitano di più attenzione da parte della società.

Siamo sicuri che se voi compirete questo gesto nobile, anche, altri seguiranno il vostro esempio.

 

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