LE ASSOCIAZIONI PUGLIESI CHIEDONO LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE AL WELFARE DELLA REGIONE PUGLIA

Si pubblicano 3 comunicati stampa relativi alle misure in favore delle persone disabili gravi approvati dalla Giunta Regione della Puglia, senza ascoltare le proposte di n. 26 Associazioni pugliesi che tutelano le persone con disabilità.

COMUNICATO DEL 10 maggio 2023 delle ASSOCIAZIONI DISABILI UNITI  (AILA, A. RI. ANNA, Comitat0 16 Novembre, Comitato SUPERabili, ConSLAncio, Contro le Barriere, Deep Green, Disabili Attivi, Eidos 72029, Fondazione MG, Genitori Tosti, Italiabile e Like Monteiasi) 

Le Associazioni di DISABILI UNITI, preso atto di quanto trasmesso dal Welfare regionale, significano quanto segue.

In contrasto con quanto stabilito dall’OMS e dal Consiglio dei Ministri che hanno dichiarato la fine dello stato di emergenza dovuto alla pandemia COVID 19, si continua a costringere le Associazioni a partecipare ai Tavoli in modalità videoconferenza con tutte le criticità che questo comporta.

Riteniamo sia un nostro diritto quanto meno essere consultati per esprimere il nostro parere nello scegliere la migliore modalità di incontro come si conviene in qualunque assise democratica. Nessun atteggiamento vile, arrogante o prepotente può superare la democrazia. Siamo componenti di un Tavolo, non marionette.

In merito alla conoscenza dell’operato del Welfare denunciamo grande scorrettezza per vari motivi. La mancanza di riscontri e comunicazioni in risposta alle nostre istanze, mai puntuale e, non meno grave, apprendere che tutto è compiuto attraverso i mass media.

Tutto questo denota una scorrettezza inaccettabile.

Nel merito di quanto prodotto dal Welfare, esprimiamo grande sconcerto e preoccupazione.

Con le ns. proposte, alcune accolte in toto o parzialmente, abbiamo tentato di correggere il tiro ma tante restano le criticità.

Il welfare contraddice se stesso quando parla di graduale eliminazione di denaro per pensare invece alla presa in carico globale, tuttavia nei criteri di attribuzione dei punteggi di priorità, conferisce minore punteggio a chi è in ADI/SAD  o usufruisce di buoni servizio dando maggiore importanza rispetto a chi non lo è. Allora, che facciamo, andiamo verso l’eliminazione di cosa, dei servizi che pure devono essere obbligatoriamente garantiti o verso l’eliminazione di sostegno economico?

L’importante è essere coerenti.

Non approviamo, così come formulate, le nuove proposte a favore dei disabili, non approviamo che il tutto passi di competenza agli ambiti territoriali che hanno dato ampia dimostrazione di grande inefficienza, esprimiamo sconcerto per i controlli “sociali” di competenza degli ambiti così come non approviamo che gli Ambiti gestiscano l’erogazione dei fondi.

Non approviamo la solita solfa di eventuali aperture di nuove finestre in caso di risorse residuali perchè mai ce ne saranno.

Non approviamo che non si sia accolta la proposta di dare la precedenza, in caso di parità di domanda e mancanza di risorse, alla persona affetta da disabilità da più tempo perchè questo comporterebbe una perdita di tempo. L’intento del Welfare non dev’essere volto a premiare chi prima arriva bensì a tutelare da chi è in difficoltà da più tempo.

Non approviamo il fatto che, in caso di II misura ed assistito ricoverato da più di 30 giorni, si debba corrispondere uno stipendio alla persona assunta, a proposito, in questo caso il contributo viene ugualmente erogato o le famiglie devono rimettercelo di tasca propria se il ricovero dure 33 giorni? mentre se si opta per la I misura il caregiver familiare può tranquillamente fare avanti e indietro dall’ospedale a titolo gratuito?

Non approviamo quando la Regione dice di impegnarsi a precedere un monitoraggio visto che nessun monitoraggio è stato reso noto negli ultimi 3 anni.

Non approviamo l’ulteriore ribasso di quello che era nato come assegno di cura con un importo di 1200 euro così come non approviamo che si dia la possibilità a 1800 persone di scegliere la seconda misura. Qualora dovessero essere più di 1800, considerati gli sgravi fiscali messi in atto dal Governo per chi assume, potrebbero arrivare più domande e, anche qui, come si comporterà il welfare? Anche qui metterà le famose finestre?
 COMUNICATO STAMPA DEL 13 maggio 2023

Le associazioni pugliesi Amaram Aps/ETS – Assieme onlus – Stop Alle Barriere – Sfida – Vite da Colorare – AID Kartagener Aps – AST Aps – Insieme per un traguardo – Scienza e Vita di Cerignola – Strada facendo Aps – AIFP odv – AIP odv – Il mondo che vorrei

DICHIARANO di NON APPROVARE IL NUOVO BANDO proposto dall’assessorato al welfare regionale riguardante le nuove misure a favore dei disabili gravissimi “sostegno familiare” e “patto di cura” per persone non autosufficienti gravissime in quanto non corrispondenti ai bisogni ed alle difficoltà vissute dalle persone a cui è destinato.

Pertanto, hanno provveduto a riscrivere nuovamente al Presidente della Regione Puglia per SOLLECITARE:

  • il RITIRO DELLA DELIBERA del suddetto bando, approvata dalla giunta regionale quando non era stata ancora discussa la versione definitiva con le associazioni partecipanti al tavolo tecnico regionale sulla disabilità essendo state informate soltanto “a valle dell’incontro con la Giunta”
  • un INCONTRO URGENTE con MICHELE EMILIANO in modalità mista (in presenza ed in VDC) per permettere alle associazioni pugliesi di illustrargli tutte le motivazioni per cui sono giunte a questa richiesta alla quale stanno aderendo altre associazioni.

Visto il perpetuarsi del comportamento non adeguato ai concetti di partecipazione, trasparenza e rispetto, adottato nei confronti delle associazioni in qualità di rappresentanti dei cittadini,

CHIEDONO a Michele Emiliano di prendere in seria considerazione l’urgente necessità di NOMINARE UN’ALTRA PERSONA COME ASSESSORE AL WELFARE per i seguenti motivi:

  • il bando del contributo covid (ex assegno di cura) che era stato decurtato dal precedente assessore al welfare Salvatore Ruggiero (oggi impelagato in questioni giudiziarie) è stato portato avanti dall’attuale assessore per ben tre anni con infinite proroghe senza far scalare le graduatorie pur essendo stati registrati diversi decessi impedendo di fatto ad altri aventi diritto di poter usufruire di tale misura;
  • i seguenti bandi effettuati dal suo insediamento, da gennaio 2021 a maggio 2023, sono stati tutti puntualmente contestati dalle associazioni per svariate ragioni per i quali sono state effettuate anche alcune manifestazioni di protesta per cui 8 cittadini, rappresentanti di associazioni, di cui 4 con disabilità in carrozzina, oggi si ritrovano con una condanna penale d’ufficio per aver osato manifestare nel 2021 anche a causa dell’operato di tale assessore:

1) bando Pro.v.i./Dopo di noi,

2) bando caregiver,

3) bando garante delle persone con disabilità

4) ultimo nuovo bando “sostegno familiare” e “patto di cura”.

COMUNICATO STAMPA del 15 maggio 2023 – WELFARE PUGLIA: TUTTO DA RIFARE

C’è più di qualcosa che mette d’accordo tutte le Associazioni presenti al Tavolo per la Disabilità della Regione Puglia: i provvedimenti imposti dal Welfare in materia sociale sono INACCETTABILI ed ASSOLUTAMENTE PRIVI dei requisiti necessari per consentire con serenità alle famiglie di avere cura, presso il proprio domicilio, del parente affetto da gravissima disabilità.

Passi che il Welfare pugliese non mostri il minimo rispetto dovuto alle Associazioni, passi che si chieda da mesi il Tavolo in presenza e si adduca, come giustificazione per il mancato accoglimento di questa istanza, la mancanza di tempo per reperire una sala disponibile ad ospitare le Associazioni, una solenne sciocchezza che dimostra quanto sia inadeguato un Assessorato che non agisce per tempo per accogliere  i rappresentanti e le persone con disabilità.

Siamo passati da un Assessore che chiedeva alle persone con disabilità di sacrificarsi, riducendo l’importo mensile dell’assegno di cura che, ricordiamolo, nel giro di pochi anni ha subito una diminuzione di € 500,00, per permettere di  ampliare la platea dei beneficiari, cosa  questa, peraltro, mai avvenuta, visto sono 4 anni che non si è aperta alcuna ulteriore finestra per soddisfare le esigenze dei nuovi disabili, Assessore in seguito sottoposto a provvedimento giudiziario per corruzione, ad altro Assessore che non ascolta e sfugge il confronto leale e democratico, imponendo solo ed esclusivamente i propri punti di vista.

Possiamo senza alcun dubbio affermare che ce n’è abbastanza per prendere le distanze da questo modo di agire irrispettoso delle persone più fragili e dei loro rappresentanti.

Chiediamo, pertanto, l’immediato intervento del presidente Emiliano per porre fine a questo teatrino perchè i tempi sono maturi per pensare ad un Welfare costruttivo ed accogliente, volto a prendere il proprio ruolo con la massima serietà e con il massimo ascolto.

LE ASSOCIAZIONI DI DISABILI UNITI

 

 

2 commenti

  1. Sposiamo appieno quanto dichiarato dal nostro presidente Vinci dell’associazione Senza Barriere

    1. L’ Associazione Senza Barriere in che Comune ha la propria sede?

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